domenica 31 gennaio 2010

SONO UN COMUNICATORE ALL'ALTEZZA?

Ci sono delle modalità per divenire degli abili comunicatori? Quali le tecniche?
Divenire dei buoni comunicatori, certamente non è semplice. E' necessario essere equipaggiati di abitudini, strumenti e strategie.
Le abitudini, modi costanti di operare sono divisibili in due sottocategorie: positive e negative. Le prime sono quelle che favoriscono la disciplina mentale, la dinamica dell'interattività e la gestione del tempo. Vengono rafforzate con il costante allenamento.
Le seconde, le negative, sono gli ostacoli che rendono inefficace una relazione verbale tra gli individui come la tendenza alla dispersività e all'illogicità dei ragionamenti o la tendenza a fare monologhi. Gli strumenti per realizzare una comunicazione efficace sono dati dall'insieme di modalità operative o accorgimenti atti a favorire la comprensione reciproca. Tra questi: il training; la chiarezza espositiva; la passione (slancio ed energia); il ricorso alle pause; il porre domande; la gestualità. Grazie ad una costante applicazione ed a un costante esercizio è possibile potenziare la capacità espressiva e la chiarezza espositiva, evitando errori di natura sintattica e comportamentale: generalizzazioni, frasi fatte e costruite in modo negativo (NON credo, penso di NON…); adulazioni; espressioni offensive; monologhi.
Bisogna ricordare che è buona norma abituarsi a usare la gestualità e il linguaggio non verbale per conferire maggiore enfasi e intensità alla comunicazione.
Le strategie rappresentano l'insieme di atteggiamenti, procedure linguistiche di eccellenza che sono finalizzate al raggiungimento del rapport (empatia con l'interlocutore) e dell'obiettivo prestabilito.
Tra le strategie comportamentali e linguistiche atte ad instaurare un livello comunicativo adeguato e funzionale al successo, bisogna ricordare:



  • Il rapport è il processo attraverso cui si stabilisce un buon rapporto personale, basato sulla fiducia e sull'accordo. 

  • In alcuni casi avviene in modo spontaneo ed inconsapevole. Ciò è evidente nel fenomeno del rispecchiamento: si emula il modo di fare dell'interlocutore, si diventa lo specchio dell'altro, per esempio quando si assumono le sue stesse posture. 

  • Il campo affermativo è la tecnica che permette di aumentare le probabilità di ottenere l'assenso in una comunicazione usando termini "generici e generali" in grado di rimandare a differenti contesti simultaneamente. Per esempio dire "questo prodotto è tra i più competitivi", invece di "questo è meglio di quello che possiede lei". 

  • Il modello negativo ed il potere del no è una cattiva abitudine, poiché l'uso di avverbi e locuzioni di carattere negativo come "no, nessuno/a, non, neppure" non si favorisce la creazione del rapport. La mente dell'interlocutore registra, infatti ciò che diciamo, non il suo senso. Dire "Fai così piuttosto che…" al posto di "Non fare questo..". 

  • Le metafore. L'utilizzo di metafore nel discorso aiuta l'interlocutore a comprendere meglio le emozioni della persona con cui interagisce. 

  • La sensorialità. Per rendere il nostro linguaggio piacevole e di impatto è indispensabile ricorrere a parole che creino immagini e sensazioni nell'interlocutore. Bisogna rendere l'esposizione logica e al contempo emotiva. Utilizzando espressioni di tipo visivo, uditivo e cinestesico, si riuscirà a rendere il linguaggio aderente alla realtà , creando un ponte tra noi, le nostre emozioni e gli individui che abbiamo di fronte. 

  • Il presente. Declinare al presente ogni predicato verbale rendere la comunicazione estremamente semplice e funzionale dal punto di vista logico e funzionale. E' bene utilizzare il presente anche quando si parla di situazioni che daranno risultati a lungo termine. 

  • Le direttive implicite sono quelle modalità che permettono di comunicare in maniera direttiva senza essere scontrosi. Questo è possibile tramite la presenza di avverbi o preposizioni (fino a quando, quando, domani, il prossimo mese), che attribuiscono all'evento un limite temporale, in modo da trasmettere all'interlocutore un modo in cui si intenderà gestire una situazione. Le direttive implicite contribuiscono a creare un'aspettativa positiva nell'interlocutore.

venerdì 29 gennaio 2010

Mario Breglia: il Mercato Immobiliare nel 2010

Mario Breglia, presidente e fondatore di Scenari Immobiliari, spiega le previsioni 2010 dopo un anno molto difficile.


domenica 10 gennaio 2010

Mercato Immobiliare 2010


Analisi trovata in rete: c'è da meditare per il futuro....
Buone vendite a tutti
Luca Gramaccioni
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