lunedì 29 novembre 2010

AGENTI IMMOBILIARI E MEDIATORI CREDITIZI: SUGGERIMENTI QUA E LA -6

Eccovi la 6^ parte dei consigli di autogestione
1.   Impariamo ad agire in modo immediato agli imprevisti ed evitiamo che siano gli imprevisti e le urgenze a gestire il nostro tempo. Molto meglio intervenire sulle cose tempestivamente e non reagire in modo passivo lasciando scorrere del tempo.
2.   Decidiamo in coscienza cosa NON fare: dobbiamo essere consapevoli che non possiamo avere il tempo per fare ogni cosa ci passi per la mente e che scegliendo qualcosa (quindi assegnando delle priorità) dobbiamo rinunciare necessariamente a qualche altra attività.
3.   Quando lavoriamo cerchiamo di accorpare le attività per sequenze simili tra loro (es. fare i conti ed informarsi sull’economia oppure cercare nuove relazioni e visitare vecchi clienti) Uno dei maggiori “rubatempo” è proprio passare da un’attività all’altra.
4.   Talvolta (anzi, spesso) è necessario ritagliarsi dei momenti in cui non possiamo essere interrotti da nulla: telefoni, email, persone etc.  
5.   Cerchiamo ad ogni costo di ottimizzare ogni momento della nostra giornata lavorativa perché i risultati di un mese sono la conseguenza del singolo minuto sprecato ed eviteremo di portarci il lavoro a casa....



Buone vendite a tutti                                                                                  Luca Gramaccioni
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sabato 27 novembre 2010

Agenzia del Territorio: Dati Mercato 3° trimestre

L’Agenzia del Territorio ha presentato questa settimana la nota dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare relativa al III trimestre 2010: si registra una flessione delle compravendite disattendendo i segnali positivi registrati nei primi due trimestri dell’anno.
Compravendite in frenata
L’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia del Territorio ha rilevato per il terzo trimestre di quest’anno una nuova frenata delle compravendite immobiliari. Rispetto allo stesso periodo del 2009, il volume delle compravendite del III trimestre del 2010 risulta per l’intero settore immobiliare pari a -2,4%. La “frenata” viene evidenziata nel confronto con le rilevazioni del I e II trimestre, rispettivamente +3,4% e +2,4%. Riguardo ai tassi tendenziali nel III trimestre 2010 relativi ai settori specifici, si evidenziano risultati negativi nel comparto residenziale (-2,7%) e nel mercato delle pertinenze (-0,4%). Peggiori i dati nel settore terziario (-3%), commerciale (-10,1%) e produttivo (-16,9%). Per quanto concerne le tipologie registrate in “altro”, il dato registra un calo del 3,5%.
Settore residenziale
Nord salvo - Analizzando il mercato residenziale per macro aree geografiche, si osservano evidenti differenze sul territorio. Al Nord il mercato residenziale ha registrato un aumento delle compravendite del 2,6%, mentre al Centro la crescita tendenziale annua è pari all’1%. Decisamente negativo invece la rilevazione al Sud che registra un calo del 13,8% dopo le performance positive del I e II trimestre 2010 (+4,2% e +6,9%).
Questione Sud - Ha dato una spiegazione il direttore dell’OMI, Gianni Guerrieri intervistato da Radiocorriere: “Esiste al Sud un problema di redditi dovuto alla crisi che determina uno scarso impulso anche negli acquisti della prima casa”.
Macro aree: settore residenziale dal 2007 ad oggi - Dall’analisi risulta che rispetto allo stesso periodo del 2007, la riduzione del residenziale è rilevante: la contrazione complessiva di compravendite registra un calo del 25,6%. Considerando le macro aree, c'è al Sud una riduzione pari a -27,7%, al Centro -20,6% e al Nord -26,5%.
Capoluoghi e piccoli comuni - Lo studio del settore residenziale mostra una netta diversità tra capoluoghi e piccoli comuni: i primi registrano un incremento delle vendite pari al 4,9%, mentre i secondi un calo del 5,8%. Al Nord sia i capoluoghi (+7,9%) sia i comuni minori (+0,7%) evidenziano una crescita. Al Centro si osserva un andamento positivo per i capoluoghi (+9%), mentre i non capoluoghi perdono il -4,6% rispetto allo stesso periodo 2009. Il Sud invece risulta in calo sia nei capoluoghi (-5,6%) sia nei piccoli comuni (-16,4%). Rispetto all’omologo 2007, il mercato residenziale risulta essere diminuito complessivamente per i capoluoghi del -14,4%. Situazione peggiore per i comuni minori che segnano rispetto al 2007 una contrazione pari a -30%.
Metropoli - Per compravendite del settore residenziale si distinguono in particolare i risultati delle grandi città (+7,8%). Rimane invece stazionario il mercato dei comuni delle rispettive province (+0,2%). Risultati considerevoli sono stati registrati dalle due più importanti metropoli italiane. Il mercato di Roma risulta infatti anche nel III trimestre 2010 in forte ripresa (+13,9%). Ridotta invece la crescita in provincia (+1%). Ottima performance per Milano che segna un +19,7% in città e un incremento di 8,3% in provincia dove si assiste al primo dato positivo dal 2006. Bologna +7% in città e +1,3% in provincia.  Genova positiva in città (+1,3%), negativa in provincia (-7,2%) Napoli città rimane invariata, mentre segna un calo di -5,9% in provincia. Torino risulta in perdita sia in città (-2,3%) sia in provincia (-1,8%). Risultati negativi anche per Firenze (-7,4% in città e -4,7% in provincia) e per Palermo (città -10,6, provincia -21%). Rispetto all’omologo 2007, Roma risulta l’unica città che riesce a riallinearsi con quei risultati.
Previsioni 2011: stabilizzazione 
Come segnalato dal Sole24Ore: “Si può dire che si è avviata una fase di stabilizzazione che proseguirà anche nel 2011 e non ci sono le avvisaglie per un rimbalzo. La ripresa delle transazioni sarà molto lenta e progressiva dopo il triennio negativo”. Dopo le prime avvisaglie del 2008 e le pesanti flessioni registrate nel 2009, possiamo in effetti affermare che il mercato immobiliare italiano si sta lentamente stabilizzando portando il 2010 a segnare la fase di assestamento. La domanda di immobili non risulta ancora in crescita, ma si stanno progressivamente limando le indicazioni negative.
L’Opinione di Nomisma
Secondo Luca Dondi econimista di Nomisma intervistato dal Sole24Ore “Il peggio è passato senza grandi scossoni”. E riguardo al mercato ha affermato: “La tendenza delle compravendite viene considerata stabile: dalle 609mila del 2009 si passerà alle 625mila circa di quest’anno, dopo un’attività consistente anche nel terzo trimestre di quest’anno nei capoluoghi del centro-nord. Certo, siamo molto distanti dal picco delle 845mila vendite del 2006″. Dondi poi ha continuato con la sua analisi: “Il mercato ha di fatto tenuto grazie alla domanda nel 2009 per investimento e al fatto che nel 2010 le banche siano tornate ad erogare mutui. I prezzi medi sono ancora in calo mentre per la prima volta i canoni di locazione fanno registrare una tendenza migliore, pur essendo sostanzialmente stabili”. L’economista ha infine concluso con un’accenno agli investimenti: “In sostanza non è venuta meno la tradizionale propensione all’investimento in “mattoni” sia per il rendimento che se ne può ritrarre, rendimento percentuale che oggi tocca i livelli più bassi degli ultimi venti anni ma che resta competitivo rispetto a quelli ritraibili da altre forme di investimento e adeguato a sostenere la leva necessaria”.
Speranze riposte nella Cedolare secca
La cedolare secca al 20% sugli affitti è un tema che sta appassionando gli esperti del settore e suscitando un ampio dibattito sugli effetti possibili. Alternativa alla tassazione Irpef sul reddito del proprietario, la cedolare secca dovrebbe essere introdotta per l’inizio del 2011, ma il ritardo dell’entrata in vigore sembra ormai assicurato. Per i sostenitori della norma, gli effetti positivi che si avrebbero con l’introduzione della cedolare secca sarebbero molteplici, dalla stabilità dei canoni di locazione alla ripresa dei contratti di affitto ma anche di compravendita.
Il collegamento con l’edilizia
Il Sole 24Ore evidenzia inoltre il collegamento con il settore dell’edilizia: “Se alla perdita di investimenti in costruzioni aggiungiamo la perdita subita dal mercato in termini di ammontare delle compravendite, pari a un -25% dall’inizio della crisi, si ottiene un minor valore delle attività del comparto di circa 55 miliardi, che potrebbe verosimilmente peggiorare ancora, date le previsioni negative per il 2011 sull’edilizia e quelle non lusinghiere sul mercato immobiliare”. Le parole del Rapporto sottolineano quindi un periodo ancora buio dove la luce entra da pochi e piccoli spiragli. Per il 2011 si prevedono infatti accenni di timida ripresa in merito alla domanda abitativa sia di nuove costruzioni sia di riqualificazione del patrimonio residenziale.
Per quanto riguarda i prezzi del settore residenziale le previsioni prospettano per le nuove abitazioni una crescita minima: un +0,2% al primo semestre e un +0,6% al secondo semestre.

(fonte OMI-agenzia del territotio, Sole24Ore)                                                               Salvo Fratini

mercoledì 24 novembre 2010

DOVE SONO? COSA FARO’?...

Oggi parliamo di modelli di lavoro o schemi decisionali.
Sono quasi sempre delle raffigurazioni a matrice che schiariscono idee e concetti e, soprattutto, danno spunto per le attività da svolgere. Il presupposto di utilizzo è, chiaramente, porsi un problema e, attraverso la matrice, tentare di risolverlo.
Uno dei più famosi è certamente quello dell’attribuzione di importanza ed urgenza. Spessissimo le persone si occupano solo di ciò che è sia Importante che Urgente e questo atteggiamento è considerato dai più corretto ed utile. Personalmente faccio presente che la vita ci porta a fare spesso delle cose molto urgenti ma poco importanti (fare benzina? Tagliarsi i capelli? Preparare il report settimanale?) ed a sottovalutare di inserire sempre e comunque qualche attività che ci conduca a realizzare le cose IMPORTANTI.
Negli scritti classici del Time management l’attribuzione di assoluta priorità delle cose sia Importanti che Urgenti è sempre stato un must ma spesso si sottovaluta che il tempo da dedicare a queste attività è proporzionalmente poco. Ed il resto della giornata? Dovrei occuparmi di cose Importanti ma, come citava Bruno B. un mio vecchio socio,  sono sommerso dai dettagli”....  
Potrei chiedermi: Quali cose devo fare oggi per ottenere i miei obiettivi?
Farò oggi almeno 1 cosa che mi aiuti a raggiungere ciò che voglio?  Cosa reputo veramente importante per me ed il mio benessere? Quando me ne occupo?
L’errore vero è quello di non rispondere mai a queste domande e di avere il tempo impegnato solo in cose che fanno parte della routine quotidiana, il vero nemico di ogni desiderio.

Buone vendite a tutti                                                                                            Luca Gramaccioni
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lunedì 22 novembre 2010

AGENTI IMMOBILIARI E MEDIATORI CREDITIZI: SUGGERIMENTI QUA E LA -5

Eccoci alla 5^ puntata dei suggerimenti utili ad autogestirsi...... Ma gli altri li state utilizzando?
1.   Scriviamo le idee che ci vengono in mente nel corso della giornata in una sorta di taccuino o  “diario delle idee” per non dimenticarle e quando siamo rilassati leggiamole per prenderne spunti.
2.   Prendiamoci adeguate pause e momenti di relax per ricaricare le batterie (nel mio libro “metti, per caso, che ci credi.. ho dedicato diverse pagine all’argomento)
3.   Osserviamo attentamente gli atteggiamenti (o quello che pensano) e i comportamenti (cioè quello che fanno) delle persone che riteniamo abbiano una gestione del tempo ottimale ed adeguata al proprio ambito di attività. Se poi conosciamo qualcuno del genere nel nostro stesso settore….
4.   Ogni tanto cerchiamo di analizzare il tempo che dedichiamo alle diverse attività come il lavoro con i clienti, quello con i colleghi, la ricerca, lo studio la gestione de portafoglio, la gestione economica, l’attività fisica etc....
5.   Pensiamo bene prima di chiedere agli altri di fare qualcosa per noi (il tempo altrui è altrettanto importante) Limitiamo quindi all’indispensabile le nostre richieste a staff e colleghi: telefonate, e-mail, interruzioni etc. Saremo costretti così ad organizzarci, impareremo a farlo meglio e risulteremo certamente più gradevoli agli occhi altrui.

Non c'è niente di peggio che sapere le cose e non applicarle: di seguito trovi i 4 link delle puntate precedenti così, magari, puoi rifletterci su....

1^puntata- http://www.formazioneprofessionisti.com/2010/10/agenti-immobiliari-e-mediatori.html
2^puntata- http://www.formazioneprofessionisti.com/2010/10/agenti-immobiliari-e-mediatori_25.html
3^puntatahttp://www.formazioneprofessionisti.com/2010/11/agenti-immobiliari-e-mediatori.html
4^puntatahttp://www.formazioneprofessionisti.com/2010/11/agenti-immobiliari-e-mediatori_12.html

Buone vendite a tutti                                                                                            Luca Gramaccioni
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Cancellazione di ipoteca cambiaria in caso di irreperibilità del creditore.

La cambiale può contenere una clausola con la quale si dichiara la costituzione di una ipoteca a garanzia del pagamento del titolo. E’ la c.d. cambiale ipotecaria (di cui all’art. 2831 Codice Civile): in questo caso il trasferimento del titolo a mezzo di girata comporta anche la trasmissione dell’ipoteca. La cancellazione dell’ipoteca cambiaria avviene, ai sensi dell’art. 2882 del Codice Civile, dietro presentazione del consenso del creditore ipotecario, consenso che deve essere rilasciato con le forme previste dagli art. 2821, 2835 e 2837 c.c., cioè con le stesse forme previste per l’iscrizione dell’ipoteca (mediante atto pubblico, oppure mediante scrittura privata autenticata o accertata giudizialmente); il principio per cui l’ipoteca a garanzia dei crediti cambiari si trasmette ai successivi possessori del titolo con la girata, non implica deroga ai principi fondamentali sull’autenticità dell’atto di consenso alla cancellazione. L’art. 2887 c.c. prevede, inoltre, che per ottenere la cancellazione dell’ipoteca cambiaria occorre presentare , oltre all’atto di consenso, il titolo di credito (cambiale).
Se, però, il creditore non è reperibile o si dichiari indisponibile a sottoscrivere l’atto notarile di assenso? Allora non resterà che rivolgersi all’Autorità Giudiziaria la quale, accertato il regolare e completo pagamento del debito, che andrà ampiamente dimostrato, potrà disporre che l’ipoteca venga cancellata; in questo caso il provvedimento del Giudice sostituisce l’atto contenente l’assenso del creditore ed il conservatore deve eseguire la cancellazione dietro presentazione del solo provvedimento giudiziale divenuto definitivo (sentenza passata in giudicato, non impugnabilità o reclamabilità per altri provvedimenti).
Avv. Massimo Chimienti
http://www.studioavvocatichimienti.com

venerdì 19 novembre 2010

Intervista a Ezio Bruna fondatore del Centro Studi Finanza Immobiliare

Riportiamo da idealista.it l'intervista a Ezio Brunadocente di economia e finanze al politecnico di Torino, fondatore di cesfim (centro studi finanza immobiliare) e past president della commissione real estate dell’ass. italiana private banking (aipb). 
Qual è lo stato di salute del settore immobiliare? In generale stazionariaria, ma è importante distinguere: esitono diversi mercati immobiliari. comprare casa per viverci non è come comprare per investimento. quello degli immobili è un mercato speciale, in cui influiscono anche fattori psicologici
In che modo agisce l'aspettativa di chi compra o vende? C'è una credenza popolare che dice che le case non perdono mai valore. di per sé questo è falso, lo dice chi non sa fare bene i conti. ma allo stesso tempo questa credenza frena la discesa dei prezzi
Quindi i prezzi dovrebbero essere più bassi di quelli che sono? Se il mercato avesse fatto il suo corso i prezzi negli ultimi due anni sarebbero dovuti crollare. ma siccome le persone si afferrano all'idea che questo è impossibile, di fatto diventa impossibile. la correzione quindi è graduale e i prezzi scendono del 5% all'anno, per più anni. alla fine il risultato è uguale, ma meno traumatico. poi bisogna vedere a quanto si vende davvero: chi ha fretta accetta il 30% in meno. i prezzi reali di vendita non sono rilevati da nessun organismo e posso assicurare che sono piu bassi di quanto si creda
C'è chi assicura di aver venduto ai prezzi del 2007 Non dico che sia impossibile, anzi. ma non è la norma. ricordiamoci che il mercato è composto da un'infinità di casi particolari. se si libera la casa del vicino e vuoi assolutamente quella, sarai disposto anche a pagare il 30% in più, perché per te il valore è più alto che per gli atri. allo stesso tempo una casa in via montenapoleone a milano non è uguale ad una in periferia. Ci sono molte nicchie e molte esigenze speciali. ma poi ci sono anche tendenze generali
Il 2010 dovrebbe chiudersi con 630mila compravendite. come giudica questo dato? Ottimista. io prevedo 610-615mila. comunque, la sostanza non cambia, si tratta di un dato "normale". il calcolo è semplice. si sono formate 300mila nuove famiglie e quasi altrettanti sono i divorzi e le separazioni. questi sono i due motori principali del mercato. Alcuni, che fino al 2008 erano esclusi dai prezzi troppo alti, adesso hanno accesso al mercato. poi ci sono gli investimenti, le seconde case, ecc. si tratta di un dato fisiologico, non mi farei prendere dall'entusiasmo
Comprare casa per viverci. conviene? Se si hanno dei soldi da parte o un mutuo ragionevole, si. io consiglio sempre: hai i soldi? Hai trovato quello che cerchi? Te lo puoi permettere? Compra e vivi felice....
Se i prezzi e i tassi di interesse sono al ribasso è quindi il momento per comprare... Se ti concedono il mutuo! è vero che le condizioni sono migliori di tre anni fa, ma la dispoccupazione è alta e le banche , non dimentichiamolo, sono alle prese con basilea 3, che sarà una mazzata. l'accesso al credito nei prossimi due anni sarà ancora più difficile. e l'economia non sembra che si riprenderà facilmente. Se ti nasce un nuovo figlio e vuoi cambiare casa, è probabile che finisca per fare un soppalco...
Quanto influisce il comportamento delle banche? Sono sempre stato critico con il settore bancario, ma adesso, di fatto, tra sospensione della rata, surroga e rinegoziazione, stanno assorbendo il disagio delle famiglie, molte delle quali, senza questi ammortizzatori, sarebbero sul lastrico. Detto questo, sui prossimi mutui le nuove regole complicheranno le cose. Però allo stesso tempo questo aiuterà il mercato a normalizzarsi
Secondo una valutazione diffusa il prezzo della casa non dovrebbe essere superiore a 4 volte il prorpio reddito annuale. a roma ne servono 15. in italia in media 9.... Secondo i miei calcoli 3,75 è il rapporto ideale, 4 è ragionevole. l'accesso facile al credito degli anni scorsi ha sconvolto l'equilibrio: in tre giorni la banca ti dava un mutuo e la gente non badava più al prezzo, ma solo alla rata, nessuno si fermava a calcolare quanto costa una casa dopo 30 anni di mutuo. Per questo ci ritroviamo con questi numeri
Passiamo all'immmobiliare come investimento, lo consiglia? No. ci sono forme molto più convenienti di investire i propri risparmi. e poi i prezzi delle case scenderanno
Fino a quando scenderanno i prezzi? I cicli economici del mercato immobiliare sono all'incirca quelli del mercato in generale. Cinque anni di crescita e cinque negativi. Per i ritardi nelle correzioni di cui parlavamo prima, almeno fino al 2013 continuerà la discesa. Perché comprare oggi se nel 2014 si faranno ottimi affari? Se ti serve una casa per viverci, è diverso. per investimento, è assurdoSe gli investimenti saranno scarsi e il 79% degli italiani sono già proprietari di casa, che margini avrà mercato dei prossimi anni? Pochi. il mercato si riattiverà solo quando il pil crescerà sul serio. e questo non avverrà a breve, poi c'è un'altra questione. negli anni scorsi hanno comprato i figli del baby boom, chi ha oggi intorno ai 40 anni. Siamo arrivati a un tetto oltre al quale non si va. la curva demografica parla chiaro. le proziezioni dell'istat sulla creazione di nuove famiglie parla di un crollo dalle 300mila alle 180mila
E i capitali rientrati con lo scudo fiscale?  Non ritengo che porterà nessun vantaggio al mercato immobiliare. chi può, resta liquido
Se la cedolare secca fosse finalmente approvata, renderebbe la casa un investimento migliore? Non mi sembra che faccia miracoli. al piccolo proprietario non cambia la vita, ai grandi gruppi immobiliari neanche....Un consiglio finale a chi cerca casa per andarci a vivere? Se hai soldi, negozia sul prezzo e compra
Un consiglio per chi vuole investire? Resta liquido e aspetta il 2014: si faranno buoni affari
A chi non ha accesso al credito ma vorrebbe comprare? Purtroppo non c'è molto da dire. il mercato dell'affitto è irragionevole, bisognerà aspettare 4 anni per avere a disposizione i primi edifici del social housing.
Fonte Idealista.it 04/11/10                                                                    Salvo Fratini

giovedì 18 novembre 2010

La "ripresina" di Mario Breglia

Quando una persona di sicuro riferimento come il Presidente di Scenari Immobiliari concede una intervista, è sempre meglio assorbirla un pò per ragionarci su. In queste risposte di qualche giorno orsono traspare però una cauta fiducia ed un ponderato ottimismo da parte di chi, per professione, incrocia continuamente i dati macroeconomici con quelli del territorio per avere indicazioni previsionali il più corrette possibili su un mercato influenzato da numerosissime variabili.
Si può par­lare di ripresa? E se così è, in che ter­mini?  Ripresa è un po’ troppo. Pos­si­amo par­lare di ripresina. La parte più dif­fi­cile di questa crisi direi che è pas­sata. Com­in­ci­amo ad affac­cia­rci in una fase più ser­ena, dove al segno meno pos­si­amo sos­ti­tuire uno zero. È in atto un’inversione di ten­denza, lenta ma c’è. Sia per quanto riguarda gli indi­ca­tori dei prezzi sia per quanto con­cerne il numero delle com­praven­dite. Per avere una ripresa più decisa e più forte bisogna capire cosa suc­ced­erà da un punto di vista eco­nom­ico nel 2011.
Qual è la tipolo­gia abi­ta­tiva con mag­giore pos­si­bil­ità di suc­cesso, in questo peri­odo?  Stanno andando bene i due estremi. Da un lato, i mono e bilo­cali che costano meno. Mag­ari in zone cen­trali e pres­ti­giose, ma pro­prio per­ché più care, la scelta va ad appar­ta­menti di metratura più bassa. Dall’altro, vanno bene gli immo­bili di qual­ità, da un mil­ione di euro. Il mer­cato più alto sta andando molto bene. Gra­zie anche ai cap­i­tali rien­trati gra­zie allo scudo fiscale.
Il mat­tone è ancora un inves­ti­mento amato dagli ital­iani?   Sicu­ra­mente in questi ultimi mesi ha ripreso quota. L’incertezza degli altri inves­ti­menti, il fatto che ren­dono poco, sono tutti fat­tori che spin­gono gli ital­iani a riv­ol­gersi nuo­va­mente al mat­tone. È stato definito in modo spir­i­toso un mer­cato di mamme che com­prano casa ai figli per met­tere i loro risparmi al sicuro. Si tratta di un com­por­ta­mento abbas­tanza tipico, visto il quadro gen­erale di incertezza.
Pre­vi­sioni per il 2011?   Siamo con­dizionati da quello che accadrà nell’economia. Se con­sid­e­ri­amo l’andamento interno del mer­cato pos­si­amo dire che è abbas­tanza buono e che le cose vanno meglio. Nat­u­ral­mente, un peg­gio­ra­mento della crisi eco­nom­ica a liv­ello nazionale e mon­di­ale non aiuterebbe. In un clima gen­erale di incertezza le famiglie ital­iane ten­gono i soldi fermi e stanno a guardare. Gli ultimi dati par­lano di una liq­uid­ità delle famiglie pari a mille mil­iardi di euro in attesa di essere investiti. La Borsa è con­sid­er­ata in questo momento troppo ris­chiosa e quindi viene per lo più scar­tata come ipotesi di inves­ti­mento. Allora si ricorre ai pronti con­troter­mine o ai Bot anche se il loro rendi­mento è min­i­male. Sicu­ra­mente l’aspettativa di inflazione è un ele­mento favorev­ole per lo sposta­mento degli inves­ti­menti verso il mer­cato immo­bil­iare. C’è da dire che in questo peri­odo rive­di­amo le nos­tre pre­vi­sioni ogni tre mesi. Il panorama è così flu­ido e flut­tuante che dob­bi­amo osser­varlo in tempi sem­pre più ravvicinati.
E gli inves­ti­menti immo­bil­iari all’estero hanno ripreso quota?   Dopo sei anni con­sec­u­tivi di crescita, il primo semes­tre 2010 si è chiuso con una fles­sione degli acquisti di immo­bili all’estero da parte delle famiglie ital­iane. Si sti­mano 12.800 immo­bili com­prati, che rap­p­re­sen­tano un calo dell’11,7% rispetto ai primi sei mesi del 2009. A deter­minare il calo, la ripresa del dol­laro sull’euro e l’incertezza del clima eco­nom­ico com­p­lessivo. Calo in par­ti­co­lare ver­i­fi­catosi negli Stati Uniti, men­tre in Europa una crescita, sep­pur lieve, in Fran­cia, Spagna e Gran Bre­tagna. Sta­bile la Svizzera, scom­parsi gli acquisti in Europa Est e Gre­cia.Crol­lato l’interesse per il Dubai. La sec­onda parte dell’anno dovrebbe seg­nare una parziale ripresa, anche per­ché i tempi di trat­ta­tiva si sono allun­gati e alcuni inves­ti­menti pro­gram­mati dovreb­bero essere stati effet­ti­va­mente real­iz­zati dopo l’estate. Il dol­laro intanto è di nuovo sceso e questo è un altro fat­tore positivo.
....più globale di così.....
fonte: attico.it                                                                                                              Salvo Fratini

venerdì 12 novembre 2010

AGENTI IMMOBILIARI E MEDIATORI CREDITIZI: SUGGERIMENTI QUA E LA - 4

Nuova puntata  sui consigli da poter applicare quotidianamente nella vita e nel lavoro
1. Mettiamo in conto gli imprevisti, lasciando un adeguato spazio disponibile nella nostra agenda/palmare per la loro gestione. Programmiamo al massimo il 60-70% della giornata per lasciare spazio a ricerca di soluzioni, miglioramenti, creatività…
2.      Scriviamo e rivediamo periodicamente, in modo realistico, i nostri obiettivi. Teniamoli sempre in evidenza e leggiamoli spesso perché solo tenendoli sotto controllo ci portano a fare le azioni necessarie a raggiungerli
3.      Arriviamo sempre con almeno un quarto d’ora di anticipo nel luogo degli appuntamenti. Questa abitudine è utilissima a ritagliarci del tempo per riflettere sull’appuntamento: cosa dire, come dirlo, quali argomenti affrontare, come comportarsi, che atteggiamento avere etc.
4.      Ascoltiamo attentamente eventuali segnali di stress e poniamo in essere azioni di rimedio. Rilassiamoci o riposiamoci prima di essere stressati, sgombriamo la mente quando lo siamo già con altre tecniche di relax  (se vi comprate un libro di Roy Martina non ve ne pentirete)
5.      Diamo priorità a ciò che serve per raggiungere i nostri obiettivi e non a ciò che ci piace, a ciò che sappiamo fare meglio, a ciò che ha una scadenza a breve, a ciò che ci chiedono gli altri, a ciò che ci salta per la mente. Quanta energia sprecata a fare cose belle ed inutili !!!!

Buone vendite a tutti                                                                                            Luca Gramaccioni

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mercoledì 10 novembre 2010

Agenti immobiliari: IL CORAGGIO DI TENTARE

Prova a rispondere a questa domanda: quante volte ho rischiato nella mia vita lavorativa?………………………………………Fatto? ……………………………..Bene !
Vuoi vedere che confondi il rischio con l’azzardo?
Per la cronaca:  Azzardare è fare qualcosa che ha scarse probabilità di risuscita mentre Rischiare equivale a fare qualcosa che potrebbe avere un risultato sconosciuto talvolta opposto ai nostri desideri e speranze. Tu rischi o azzardi?
Il superenalotto è un gioco d’azzardo per le sue scarsissime probabilità di vincita
Assumere un collaboratore è un rischio perché non sappiamo se, pur pagandolo,  diventerà bravo oppure no.
Ma se ci impegniamo in prima persona a gestirlo al meglio delle nostre possibilità, il rischio abbassa il proprio livello e diventa “calcolato” ovvero accorcia le proprie potenzialità di insuccesso ed aumenta quelle di buona riuscita.
Se, ad esempio, passassimo con questo collaboratore molto tempo addestrandolo ed aiutandolo, certamente diminuirebbe il rischio che vada via.
Quando si rischia, quindi, è meglio farlo in modo ponderato perché è il modo più utile possibile e questo atteggiamento è praticamente valido per ogni cosa della nostra vita.
Non rischiare mai e poi mai ci porta raramente ad avere risultati di rilievo perché ci mantiene nella nostra zona di confort che, spesso, è molto lontana dai nostri veri desideri.
Chi non risica……

Buone vendite a tutti
Luca Gramaccioni
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lunedì 8 novembre 2010

AGENTI IMMOBILIARI E MEDIATORI CREDITIZI: SUGGERIMENTI QUA E LA -3

3^ appuntamento basato sugli appunti – idee – spunti – dogmi – consigli da poter applicare quotidianamente nella vita e nel lavoro
1. Evitiamo di rimandare le attività che non ci piacciono ma che invece sono importanti per i nostri traguardi come ad esempio il ricercare nuovi clienti o pianificare le azioni future o studiare o allenarsi…..
2.   Cerchiamo di riflettere e prevedere in anticipo le possibili difficoltà e i relativi piani d’emergenza alternativi: chi non si pone il problema prima o poi ci sbatte la faccia. Anche il non porsi problemi è una scelta, basta che sia consapevole: purtroppo credo che pochi scelgano e troppi rimuovano evitando di affrontare le difficoltà
3.   Facciamo sempre in modo di portare a termine i lavori che iniziamo obbligandoci  a rispettiamo le scadenze: chi non ha mai detto “tanto c’è tempo” e poi si è ritrovato in emergenza?
4.   Non permettiamo a difficoltà e problemi di scoraggiarci ma viviamoli come una competizione piena di opportunità. Solo chi agisce per il successo incontra ostacoli da superare... E superare... E superare... E superare… E superare…  E superare...  E superare...  E superare...  E superare...
5.   Diventiamo consapevoli che non sono gli eventi esterni la colpa dei nostri mancati successi. Eliminiamo le scuse perché ognuno è padrone del proprio destino e la fortuna alla lunga ripaga gli sforzi e l’impegno. Chiediamoci spesso: “io cosa posso fare per…? “

Buone vendite a tutti                                                                                            Luca Gramaccioni

Se desideri ulteriori informazioni o suggerimenti oppure vuoi scambiare opinioni sul mondo della formazione per gli operatori immobiliari o creditizi, contattami direttamente su gramaccioni@formazioneprofessionisti.com

venerdì 5 novembre 2010

Agenti immobiliari: Come li trovate i Clienti? (2)

1.        C’è a chi gli entrano in negozio        2.        Chi usa la pubblicità
3.        C’è chi li incontra per strada             4.        Chi si serve di “amici”
5.        Chi usa il passa parola                     6.        Chi li cerca  a casa loro
7.        Chi telefona

Ora fatevi questa domanda: fatto 100 il totale, in quale percentuale uso una certa voce piuttosto che un’altra?
Premesso che le prime due sono certamente per trovare acquirenti mentre le ultime due sono quasi certamente per trovare nuovi venditori, tutte sono attività che svolgiamo quotidianamente……. Ma quanto?
Uno dei problemi più grandi della gestione dell’attività immobiliare è nel non saper quantificare i propri sforzi quotidiani, tanto è vero che diverse reti immobiliari si sono organizzate con software di gestione delle attività più o meno complicati, spesso con opzioni inutili.
Questi software forniscono indicatori ed indicazioni sulle attività da svolgere cercando (e spesso ottenendo) un matematico equilibrio. Ci trovate quadranti, statistiche, agende più o meno complesse che interagiscono sull'organizzazione dell'agenzia e del singolo operatore.
Sono convinto però che non esiste software al mondo che possa ottenere risultati quanto la volontà del singolo essere umano e quindi vi riformulo la domanda: quali di queste attività vi piace di più?
Posso farvene un’altra? Quale di queste attività non sapete fare o fate con modalità antiche oppure fate senza risultati?
Alla luce di qualsivoglia risposta mi sento solo di farvi una raccomandazione: fate quello che vi riesce meglio ma studiate o informatevi di più sulle cose che non vi piacciono perchè spesso non ci piacciono le cose che non conosciamo perchè se le conoscessimo ci verrebbe facile usarle, portandoci risultati e quindi, alla fin fine, ci piacerebbero un sacco!!!!!
Un consiglio spassionato: i clienti teneteveli al massimo per 15gg....
Magari così  ne trovate molti di più ……

Buone vendite a tutti                                                            Luca Gramaccioni
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mercoledì 3 novembre 2010

Mutui & Case: richieste ed offerte al 30/09/2010

Le richieste di mutui nei primi 9 mesi 2010  sono del -3% Secondo le evidenze dell'analisi del patrimonio informativo di EURISC, il sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, a settembre 2010 la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane continua ad essere in calo rispetto allo stesso mese del 2009, facendo segnare un -4%  anche se va sottolineato che tale decremento è in decelerazione da almeno tre mesi. Questo porta il totale delle richieste di mutui nei primi nove mesi dell'anno ad un complessivo -3% rispetto all'analogo periodo del 2009.La domanda complessiva dei primi nove mesi del 2010, pur segnando un decremento di 3 punti percentuali rispetto al pari periodo del 2009, risulta comunque sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2008 e del 2007, segnando rispettivamente un +1% e -1%.
Con la crisi cresce l’offerta di case economiche
Nell’ultimo anno lo stock di case dal prezzo inferiore ai 100.000 euro è cresciuta del 4%. la radiografia di idealista.it condotta su un campione di 57.151 immobili in vendita del portale rileva come la crisi del mattone sia partita “dal basso” colpendo soprattutto gli immobili economici. Negli altri segmenti di mercato non si registrano surplus o variazioni significative di offerta, il che denota una situazione di mercato stagnante nel corso degli ultimi 12 mesi. Si riattiva invece il mercato degli immobili di fascia media - case del valore compreso tra i 200.000 e i 300.000 euro - intorno alla quale sembra esserci un ritorno di interesse da parte di chi cerca casa. Opinione degli esperti è che "....lo studio mostra una situazione di mercato all’interno del quale è possibile intravedere timidi segnali di ripresa solo per quegli immobili caratterizzati da un buon rapporto qualità prezzo. Non si vedono al momento altri stimoli per la crescita delle compravendite, per questo sarà necessario che i prezzi scendano a livelli accettabili per intercettare la voglia di casa degli italiani".
Fonte Newspages                                                                                                         Salvo Fratini