lunedì 28 febbraio 2011

Visualizzando creo e realizzo Strategie vincenti

In attesa del Form-Aid 2011 una tecnica utile da Alessandro Di Priamo, esperto di Peak Performance nato e cresciuto come formatore in ambito immobiliare e Campione del Mondo master di Maratona nel 2007.
Quando sono nel pre-gara cerco di rielaborare con la mente le ultime informazioni per decidere la migliore strategia tramite l’utilizzo dell’immaginazione con le visualizzazioni”. Cosa sono le visualizzazioni?  Questa tecnica  consiste nella creazione di rappresentazioni mentali degli esatti  movimenti e stati della performance sportiva  e non. Le immagini mentali,  infatti, hanno il potere di anticipare i processi mediante i quali si generano gli impulsi neuromuscolari che regolano e controllano i movimenti fisici. Le immagini agiscono a livello subliminale e sono olografiche (cioè tridimensionali). La visualizzazione quindi permette di ripassare mentalmente le fasi di una competizione sportiva prima di competere e di risolvere problemi di tipo spaziale come le sequenze adatte al raggiungimento dell’obiettivo,  migliorando il processo di apprendimento dell’atleta. In questo modo la persona ha la possibilità di prepararsi a tradurre i modelli realizzati interiormente in azioni effettive. I ricercatori affermano che “l’uso sistematico delle visualizzazioni per il rendimento sportivo,  costituisce uno dei contributi più importanti per il training mentale dell’atleta” e sottolineano che per avere un buon risultato da questa tecnica,  la rappresentazione mentale prodotta deve comprendere il movimento ovvero compiere realmente il gesto immaginato. Oltre al movimento la tecnica dovrà essere anche “sensorialmente basata” e questo significa che, al di là delle immagini in movimento,  in essa saranno contenute anche la percezione dei suoni e delle sensazioni fisiche che si proverebbero  durante l’evento sportivo. Così,  l’atleta avrà una “ mappatura completa” della prestazione anticipata e già vissuta, il che  lo aiuterà notevolmente nel corso della gara. Invito a pensare a cosa significherebbe applicare questa tecnica anche ai momenti “importanti” della propria professione dove, talvolta, si è carenti di addestramento e sperimentazione.
                                                                                                         Alessandro Di Priamo
Le informazioni sui corsi di Alessandro Di Priamo si trovano su http://www.alessandrodipriamo.it/ , è inoltre possibile contattarlo su http://www.alessandrodipriamo.it/contatti.php 

venerdì 25 febbraio 2011

Chi cerca il mutuo On Line?

Vanno online per risparmiare e per essere certi di scegliere l'offerta migliore, ma la loro disponibilità economica è di gran lunga superiore alla media. Sono le migliaia di italiani che prima di accendere un mutuo si informano in rete attraverso i siti e le comparazioni tra i diversi prodotti, e che i numeri diffusi dall'osservatorio Supermoney, il centro studi del portale del confronto mutui e delle tariffe, fotografano per la prima volta.
Secondo i dati diffusi dall'osservatorio, gli utilizzatori del portale hanno cercato finanziamenti con rate in media di mille euro al mese: un valore quasi doppio rispetto a
Supermoney commentando i numeri dell'Osservatorio - Non c'è quindi solo la voglia di risparmiare a tutti i costi dietro l'uso delle comparazioni, e la rata media quasi doppia rispetto all'offline ne è l'esempio». Viene smentita quindi la facile associazione tra web e low cost. «I clienti migliori ormai passano tutti online e solo dopo aver consultato la rete scelgono il loro mutuo – conclude Manfredi – E questa tendenza non potrà che rafforzarsi nei prossimi mesi».

mercoledì 23 febbraio 2011

Non è tanto chi sono ma quello che faccio che mi qualifica

Avete mai provato a presentarvi? Certamente si e (vale per tutti) di solito la prima cosa effettivamente comunicata dopo il proprio nome è quasi sempre il nostro mestiere, la cosa di cui ci occupiamo per vivere. Sarebbe bello presentarsi con un "salve, sono Luca Gramaccioni e sono il padre orgoglioso di due figlie pestifere..." ma le convenzioni utilizzate nella nostra società percepirebbero questa presentazione come scherzosa e poco idonea ad un contesto lavorativo. Eppure per conoscersi meglio sarebbe necessario far percepire al nostro interlocutore un pezzetto dei valori legati alla nostra vita e questo renderebbe certamente più fluido l'inizio del rapporto. Una comunicazione basata sulla esplorazione dei valori reciproci mette in luce i perchè di certi approcci al business un pò particolari dei  propri clienti (paurosi, aggressivi, prudenti etc)  e chiarisce i "confini" entro cui muoversi: a chi infatti non piacerebbe sapere cosa è importante veramente per il cliente?  Quanti però in un appuntamento di vendita si preoccupano di esplorare davvero questo lato della personalità? Quanti credono che bastano un paio di domande recitate a memoria (fregandosene della risposta) per assolvere a questa incombenza necessaria però a chiudere le trattative?
Esiste però nell'affermazione del titolo di questo post, anche l'approccio inverso: non essere particolarmente conosciuto, di riferimento, o importante (cioè chi sono)  ma avere l'orgoglio di essere utile e produttivo (cioè quello che faccio). Questo tipo di mentalità è utilissimo se utilizzato da coloro che sono all'inizio della propria carriera: fregarsene di essere giovane, senza preparazione o inesperto e concentrarsi sulle soluzioni da fornire ai clienti per portare a casa la loro soddisfazione e, quindi, il risultato. L'impero romano non è stato creato in un giorno e quindi anche la propria professionalità ha bisogno di tempo per essere coltivata ed accresciuta con studio ed esperienza, ma nel nostro mestiere contano solo i risultati quindi c'è bisogno innanzitutto di fornire al cliente soluzioni valide, oneste e verificate e queste si trovano sopratutto nell'esperienza di titolari ed agenti esperti. Insomma, se sei giovane studia, "ruba" con gli occhi, "chiedi aiuto" agli esperti, focalizzati sulle soluzioni da dare ai clienti e non riposare finchè non le hai trovate!!!! Magari così da oggi chiudi qualche trattativa in più....
Buone vendite a tutti                                                                                     Luca Gramaccioni

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lunedì 21 febbraio 2011

LO SCOPO DELLA MIA VITA E’......

Parlando di Automotivazione con Alessandro DiPriamo per la preparazione del Form-Aid 2011, abbiano concordato che la nostra attenzione sul lavoro e nella vita andrebbe posta su alcuni cardini da avere ben chiari: lo scopo della mia vita, il formulare una domanda guida e definire le mie credenze positive.  Tempo fà lessi un articolo in rete basato su questi 3 postulati ed allora mi sono divertito insieme ai miei uomini a definire quelli per un Agente Immobiliare. Leggete e provate anche voi a definire i vostri. 
Lo scopo della mia vita è: Essere Agente, dare servizio con amore cercando di essere "in the flow" con la mia professione (essere in the flow secondo Csikszentmihalyi significa esercitare una attività che da piacere in sé e non per i risultati che porta)
La mia domanda guida è: Come posso essere ancora più soddisfatto guadagnando e condividendo le mie conoscenze?
Le mie credenze positive sono:
1. Io sono l'unico responsabile  di me stesso: sono io il creatore della mia realtà professionale.
2. Se continuo a fare quello che ho sempre fatto otterrò quello che ho sempre ottenuto
3. Agendo e uscendo dalla zona di confort cresco. Se non posso, devo!
4. Tutto ciò che serve per il mio successo è in me ed a mia disposizione.
5. Ogni vendita serve a uno scopo. Ogni difficoltà mi aiuta a crescere
6. La soluzione c'è sempre ed è all'interno della trattativa da risolvere.
7. Scambierò il termine Sfortuna con il termine Incapacità
8. Tutto avviene per il meglio e nulla per caso, anche le disdette.
9. È nel momento che decido i miei standard che creo il mio destino
10. Io merito quello che desidero
La vita è bella.
Buone vendite a tutti                                                                                     Luca Gramaccioni

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venerdì 18 febbraio 2011

RICETTA PER TEAMWORK

In una interessante intervista di qualche tempo fa fatta al Prof. J. Richard Harckman, l'argomento trattato è stato quali siano le condizioni di efficacia all'interno del team. A sorpresa Hackman  smantella tutta una serie di luoghi comuni  e rifiuta la tesi secondo cui lavorare in team renda l'ambiente più produttivo e con risultati migliori, anzi, asserisce che nella stragrande maggioranza dei casi il lavoro in team non produce risultati soddisfacenti ed all'altezza di investimenti ed aspettative. Non esiste quindi relazione diretta tra il fatto di essere in team e lavorare felici, soddisfatti e con grandi risultati. Esitono però una serie di condizioni che, se ottenute, possono fare in modo che il team esprima tutto il suo potenziale:
- È assolutamente necessario definire i contorni del team, in modo che tutti sappiano chi ne fa parte e chi no perchè nella maggior parte dei casi c'è difficoltà nel comprenderlo. - Chi dimostra di non avere la tendenza al lavoro di squadra va, semplicemente, escluso dal team. - E' falsa l'affermazione secondo cui sono più produttivi  i team che lavorano in accordo perchè  è l’efficienza l'ottenimento dei risultati che crea un clima positivo. - Non è vero che team allargati siano migliori di quelli ristretti: una regola non scritta è quella di costituire team inferiori alle 10 persone. - I team hanno sempre bisogno di un “diverso”, cioè una persona all'interno che funga da "agitatore" affichè si eviti la totale omogeneità che usualmente limita creatività e sviluppo personale. - Le novità sono fonte di problemi per il team perchè non ha la possibilità di consolidarsi. - Anche essere un grande leader non permette di avere un team perfetto ma solo di aumentare le possibilità che lo diventi in futuro perchè è lo stesso Team ad autoregolamentarsi all'interno costruendo il proprio futuro.  - Quando si crea un team ex-novo, i primi minuti  sono fondamentali perchè si decidono le relazioni interne al team e quelle del team con il suo leader. -  Chi gestisce il Team  diventa come un jazzista: deve essere in grado di improvvisare. - Dare un'esagerata attenzione ai componenti del team come singole persone è un fattore che aumente l'inefficienza e l'inefficacia del team.
Tutti questi spunti pongono una riflessione: "La difficoltà, per un leader, consiste nel trovare un equilibrio fra l'autonomia individuale e l'azione comune. Ciascuno dei due estremi è sbagliato, però di solito conosciamo e percepiamo meglio gli effetti  che l'’individualismo può produrre in una organizzazione o in un team  e tendiamo a dimenticare che i team, con la loro influenza e capacità di controllo, possono essere altrettanto distruttivi e fare in modo che le opinioni, i contributi e il sapere dei singoli vadano perduti"
Cosa avete fatto l'ultima volta che avete inserito un nuovo assunto nella vostra Agenzia? Stai a vedere che ora siamo in grado di capire qualche errore del passato.....
Buone vendite a tutti                                                                                     Luca Gramaccioni
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mercoledì 16 febbraio 2011

Tendenze del mercato commerciale....

Secondo la newsletter di Gabetti, i rendimenti e i canoni prime sono sostanzialmente stabili a livello italiano, con qualche cedimento soprattutto a Napoli. Cresce l'appetibilità delle compravendite, prima marginali, rispetto alle locazioni. Un tratto caratterizzante la parte finale dell'anno è quella di uno spostamento della domanda verso tagli degli immobili transati di dimensione superiore, soprattutto nel range da 1.000 a 2.500 mq. Discrete anche le transazioni sopra i 5.000 mq. Questo mutamento evidenzia un ritorno sul mercato di player più strutturati. Si segnala infatti un maggior dinamismo di banche e finanziarie. Nella valutazione si presta una grande......

martedì 15 febbraio 2011

MA COME FANNO I FRANCESI?

Di seguito un interessante confronto con i colleghi francesi pubblicato da A.N.A.M.A.  Risalta decisamente che tutto ha inizio con un "incarico fiduciario" ad un monomandatario assimilabile in tutto a ciò che succede da noi quando, seppur mediatori, gestiamo un incarico che và oltre l'esclusiva perchè ricevuto da qualcuno che ha fiducia nella qualità del nostro lavoro a prescindere da ciò che è scritto. A voi le riflessioni del caso.      

E’ interessante e curioso registrare come in Francia le case si vendano di media in soli 3 giorni, quando in Italia ne servono almeno 180. Strano che ciò avvenga in un Paese dove l’agente immobiliare è un mandatario, pagato solo da chi vende e al 7% di provvigione. Ma in Francia i clienti non sono tutelati come in Italia? Il servizio che ricevono i francesi, non essendo dato da un agente terzo (mediatore puro), ma da un professionista che opera su incarico di una parte, non è all’altezza delle aspettative? Mah! Sarà pur vero ma il mercato, che è inesorabile, risponde alla grande oltralpe velocizzando le transazioni a tal punto che in soli 3 giorni si giunge alle conclusioni. Non è forse che l’agente immobiliare francese goda di maggior credibilità dell’agente italiano? Non è forse che lo stretto rapporto tra l’agente immobiliare ed il notaio infonda nel cliente il convincimento di “essere in buone mani"? Sì! La verità è proprio .........

venerdì 11 febbraio 2011

MANTENERE LA MOTIVAZIONE

Alcune sane considerazioni ed indicazioni sui livelli di motivazione del proprio gruppo

Alle 10.30 del primo gennaio, ho postato questo sul mio profilo Facebook:  Quest’anno:    
- leggerò di più
- scriverò di più
- perderò peso
- passerò più tempo con la mia famiglia
- dedicherò più tempo a me stesso
- farò più sport
ma, soprattutto, stilerò più liste di buoni propositi che non riuscirò a realizzare.
In realtà, si è già parlato, qui, di buoni propositi ed aggiungo alcune riflessioni di Steve Martin, che ha affrontato l’argomento sul blog di Harvard Business Review. Citando gli studi di Richard Wiseman, Martin sostiene che:
       -  per gli uomini è importante settare obiettivi specifici e scriverli
       - per le donne, invece, è più importante rendere pubblici i propri obiettivi e condividerli con familiari e amici
In ogni caso, è auspicabile utilizzare entrambe le strategie. Inoltre, se il problema è invece quello di mantenere altre persone (i componenti del proprio team, per esempio) focalizzati sui propri obiettivi, allora è il caso di distinguere due dimensioni: il livello di motivazione ed il focus di attenzione. 
Uno studio della Chicago University’s Graduate School of Business, infatti, pare dimostrare che gli individui e i team con un livello di motivazione basso perseguono con più efficacia i propri obiettivi quando vengono loro continuamente mostrati i progressi già fatti . Al contrario, adottare la stessa strategia con un gruppo motivato è meno produttivo: in questo caso è meglio focalizzare l’attenzione su quanto lavoro c’è ancora da fare per raggiungere l’obiettivo.   fonte Luca Baiguini TrainingManagementLeadership

Buone vendite a tutti                                                                                     Luca Gramaccioni

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mercoledì 9 febbraio 2011

SCIA e abolizione Ruolo aumentano abusivismo.

Tra le contromisure, più ore di formazione.
La cancellazione del Ruolo e l’introduzione della “segnalazione certificata di inizio attività” (SCIA) non ha certo agevolato la lotta all’abusivismo. In questa prospettiva sembrano assumere sempre maggior importanza le associazioni di categoria. Un esempio giunge da Fiap, che ha proposto a livello nazionale di controllare i requisiti degli agenti immobiliari intenzionati a iscriversi alla federazione: “vogliamo esercitare una funzione di controllo sulla categoria come succede nei paesi anglosassoni dove l’autocertificazione è legge da sempre”. La procedura messa in atto dall’associazione diventa quindi un ‘timbro di garanzia’ che consente di tutelare maggiormente il consumatore: “l’agente immobiliare Fiaip è verificato all’origine nei requisiti professionali e professionalmente aggiornato grazie ad un piano di formazione continua, e il consumatore deve sapere che a lui può rivolgersi con tranquillità”.
Prima delle contromisure, un breve sunto della SCIA In nome di libertà d’impresa e semplificazione burocratica, il Governo ha sostituito la dichiarazione di inizio attività (DIA) con la “segnalazione certificata di inizio attività” (SCIA), autocertificazione che

lunedì 7 febbraio 2011

Il “Milleproroghe” riapre i termini per sanare gli abusi

Nel calderone del milleproroghe una norma che con poche righe riapre i termini dell’ultimo condono edilizio. La notizia appare sul sito de la Rebubblica a firma di Antonio Canciullo, giornalista attento ai temi dell’ambiente. Nel decreto Milleproroghe, attualmente all’esame del Senato, risulta infatti un emendamento firmato da 17 senatori del Pdl che permette di presentare fino al 31 dicembre 2011 la domanda di condono per abusi edilizi commessi entro il 31 marzo del 2003.
Il giornalista de la Repubblica oltre a dare risalto al nuovo tentativo di sanatoria, evidenzia i possibili rischi: “Formalmente il provvedimento è limitato alle irregolarità commesse entro il 31 marzo 2003, l’anno dell’ultimo condono; ma non è difficile immaginare che ci sarà chi cercherà di presentare abusi recenti - o meglio ancora da realizzare nei prossimi mesi- come episodi precedenti al 2003.”
“Una norma indecente e irresponsabile” l’hanno definita i senatori del Pd Ferrante e Della Seta commentando l’accaduto... continua.....

giovedì 3 febbraio 2011

Analisi di Kiron sul futuro dei Mutui

Lo sviluppo dell'economia globale continuerà a ritmi moderati nel 2011, trainata sopratutto dai Paesi in via di sviluppo ed emergenti (Brasile, Cina, India). Si stima per l'Italia una crescita, inferiore però alla media europea. Una particolare attenzione dovrà essere riposta a quei Paesi dell'area Euro che hanno evidenziato una maggiore difficoltà a causa dell'eccessivo indebitamento delle famiglie ed al problema occupazionale. In questo contesto l'andamento del mercato del credito alle famiglie nei prossimi due anni continuerà ad essere influenzato dal contesto macroeconomico nazionale e internazionale. Le famiglie italiane continueranno ad essere prudenti ed avverse all'elevato indebitamento. Inoltre le banche italiane sono state meno colpite dalla crisi finanziaria. Si stima che per il 2011 il ricorso ai finanziamenti tornerà moderatamente a crescere.  ...continua...