domenica 26 ottobre 2014

“SEI UN AGENTE SE PARTY": COSA HO IMPARATO ?

Era tanto che non scrivevo sul blog perché, devo confessarlo, tutto il tempo che non passo a fare formazione ed a lavorare per la mediazione in Coldwell Banker, lo passo a fare “l’'amministratore” del gruppo Facebook più intrigante della storia dell’immobiliare. 

L’evento del 4 ottobre ha aperto certamente degli spiragli in un mondo forse troppo compassato e chiuso, portando anche personaggi influenti a catalogarlo come un evento “di portata storica” (magari esagerano per affetto). Ho voluto aspettare qualche settimana per evitare di cavalcare l’onda dell’entusiasmo e raccoglierne i significati in modo da non essere troppo coinvolto delle intense emozioni dell’evento.
Se è vero che ogni esperienza ti segna in modo indelebile, questa ha certamente superato le mie più rosee aspettative e di seguito puntualizzo le cose che ho capito.
Nell’immobiliare italiano:
1- esistono tantissimi (troppi) idioti che parlano senza agire
2- esistono tantissimi (troppi) superficiali che agiscono male e/o in malafede
3- esistono tantissimi (troppi) silenti che stanno solo a guardare
4- esistono una marea di buone idee ed intenzioni non sfruttate
5 -esistono interessi partigiani e di concorrenza che danneggiano la categoria
6- i sindacati soffrono di mancanza partecipativa
7- I player del settore sguazzano nelle divisioni intestine alla categoria stessa

Lungi da me essere colui che “ha le risposte”,  lo stesso evento mi ha confermato che:
1- Se sei convinto di qualcosa la fai senza aspettare l’approvazione degli altri
2- Se scegli bene i partner puoi raggiungere qualsiasi risultato
3- Cura maniacale ed idee alla lunga ripagano più di chiacchiere e peso politico
4- Non è necessario essere simpatici per forza ma concreti e coerenti
5- Non puoi accontentare sempre tutto e tutti
6- “Il miglior risultato che puoi avere è fare ciò che è meglio per te insieme a  ciò che è meglio per il tuo gruppo” (J.Nash)

Come sempre la storia ci racconterà come il tutto andrà a finire ma in tutto questo non posso non ringraziare gli altri “4 Cavalieri” che insieme a me hanno passato ore ed ore a pensare, creare, organizzare, litigare, discutere, incazzarsi, gioire, rammaricarsi e talvolta mollare tutto per poi riprendersi grazie all’aiuto degli altri. Grazie a Raffaele, Salvatore, Max e Marco per aver camminato con me per  piccolo tratto della nostra vita professionale: se un domani dovessi insegnare come un gruppo disomogeneo può raggiungere un risultato incredibile, racconterò la storia di 5 professionisti pazzi che, lavorando solo on line, hanno messo in piedi quello che prima non c’era: la voglia di credere in un futuro diverso.

Buone vendite a tutti         Luca Gramaccioni