giovedì 18 ottobre 2012

SIAMO O NON SIAMO CERCATORI D’ORO?


Cosa fa il cercatore d’oro? Setaccia una montagna di terra e fango per trovare una piccola pepita. Più si impegna nel setacciare e maggiore è la probabilità di trovare il prezioso metallo. Se ci pensi il mercato immobiliare ha oggi negli acquirenti di tipo “A” le proprie pepite d’oro quindi, in un momento di assolta difficoltà di accesso al credito da parte delle famiglie con reddito medio-basso, bisogna saper scovare quelle pepite che certamente sono a disposizione. Molti di noi hanno la netta sensazione che nulla si muova, che tutti sono fermi, che nessuno abbia voglia di acquistare vuoi per risparmio, paura o impossibilità. Se ci concentriamo sui termini “Nulla, Tutti, Nessuno” scopriamo che sono dei termini assoluti di valutazione. Nella realtà il numero di compravendite è certamente diminuito ma non azzerato e lo dimostrano proprio statistiche ed il lavoro degli studi notarili che, seppur in tono minore, continua lo stesso. Quindi, dato per certo che esiste ancora qualcuno che acquista, il nostro lavoro sarà soprattutto setacciare il fango e la sabbia del mercato per trovare le nostre beneamate pepite. Quanto lavoro facciamo di qualificazione e, soprattutto, di reale ricerca degli acquirenti? Ancora pensiamo che avere milioni di immobili sia un vantaggio competitivo? Quali azioni di marketing e quali strumenti della nostra agenzia mettiamo in campo per “scovare” le famiglie che hanno possibilità reali di acquisto? Il presupposto vincente sarà “ se è vero che qualcuno sta acquistando, perché non lo fa attraverso di me? Perché non lo fa con la  mia agenzia? Solo chi si pone il problema poi trova le risorse e le idee per affrontarlo in modo concreto.

E tu: cosa hai fatto nelle ultime 48 ore per trovare la tua “pepita d’oro”?
Buone vendite a tutti                                                                 Luca Gramaccioni

3 commenti:

Lone Wolf ha detto...

Tento di abbassare i prezzi perchè, se è vero come è vero, che c'è ancora chi desidera acquistare casa, è altrettanto vero che non ha più comunque le disponibilità di 4-5 anni fa e non c'è più la possibilità di farsi finanziare l'intero valore dell'immobile. Ergo: il cliente che compra c'è, ma compra se i mprezzi scendono ALMENO DEL 15-20%.

Giggi ha detto...

È una mentalità che condivido intimamente quella di rivolgersi al compratore SERIO, MOTIVATO, CONCRETO, MATURO, CONGRUO, di mestiere faccio solo questo infatti.
E ti domando, con stima e curiosità:
ma perché allora la maggiore parte degli agenti immobiliari continua a mettere sul piedistallo chi vende?

Luca Gramaccioni ha detto...

Scusate il ritardo per la risposta:
* LoneWolf: sarà sempre un mio problema far incontrare domanda ed offerta e quindi sarà sempre merito del mediatore riuscire chiudere le transazioni ed è per questo che viene pagato.
* Giggi: perchè sono antichi come i Flinstones! Cambiare mentalità è dura ma è indubbio che chi porta a casa tanti incarichi in esclusiva ha sempre voce in capitolo. Certo se poi porta a a casa esclusive a prezzi improponibili... Purtroppo lo studio di prezzi ed andamenti di mercato locale verificati e veritieri è una carenza di tanti colleghi un pò in tutta Italia e solo chi fa delle C.M.A. realistiche riesce a chiudere transazioni in tempi umani.