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I mutui alle famiglie consumatrici dovrebbero raggiungere i 60 miliardi di euro, sostenute dai tassi di interesse che nel prossimo biennio, seppur in crescita, resteranno bassi e dall'aumento dell'importo medio dei finanziamenti. Stabile anche la domanda dei mutui che dovrebbe posizionarsi sui livelli del 2010. Il credito al consumo dovrebbe consolidarsi sui livelli del 2010. Discriminanti saranno le eventuali incentivazioni governative (es. automobili, i prestiti finalizzati all'acquisto delle nuove auto che rappresentano circa il 20% del totale del credito al consumo). Il 2011 sarà influenzato dalla nuova legge del credito ai consumatori, che modificherà notevolmente i canali delle reti terze. La legge, oltre a tutelare maggiormente i consumatori, ha come obiettivo quello di ridurre e gestire al meglio il rischio di credito. Una delle novità più rilevanti è la modifica e innalzamento dei requisiti professionali e patrimoniali degli intermediari finanziari. Viene richiesta una maggiore professionalità e un elevato grado di consulenza degli operatori al fine di ridurre il rischio di cattivo indebitamento delle famiglie. Ruolo primario dei consulenti sarà quindi quello indirizzare ed educare la clientela a scelte consapevoli e coerenti con la sua porzione economica, così da aumentare la qualità del credito e conseguentemente l'offerta.
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