lunedì 20 giugno 2011

Mercato immobiliare: meno transazioni più richieste

(Finanza.com) Permangono anche nei primi mesi del 2011 i segnali negativi sul mercato immobiliare italiano, confermando il trend ribassista rilevato nei due trimestri precedenti. Nel primo trimestre dell'anno si è infatti registrata una contrazione delle compravendite del 3,6% (contro il -2,4% e il -3,4% dei due periodi precedenti). Puntuale ogni tre mesi è l'Agenzia del Territorio a scattare l'istantanea e fornire i dati sull'andamento del mattone italiano. Nel dettaglio, i dati mostrano che sono state complessivamente scambiate 298.946 unità immobiliari (meno delle 382.420 del periodo precedente, -3,7%), di cui 136.718 sono unità abitative, e 107.564 sono pertinenze, ovvero box, posti auto, cantine. Per quanto riguarda l'analisi del mercato residenziale per aree geografiche, "la discesa nelle regioni del Centro


e del Sud avviene con un tasso tendenziale meno negativo rispetto all'ultimo trimestre del 2010. Al Nord, di contro, nel primo trimestre 2011 il volume di abitazioni scambiate cala del 2,3%, con un tasso cioè peggiore di quello rilevato nel quarto trimestre 2010 (-1,7%)". La musica cambia se si analizzano le otto città italiane più grandi per popolazione. Si conferma infatti un trend migliore nei capoluoghi, sia pure in leggera diminuzione (-0,8%), rispetto ai comuni che perdono il 5% circa. In particolare, è in ripresa il mercato delle case a Roma, che mette a segno un rialzo dell'1,3% rispetto all'analogo trimestre del 2010. Crescono le compravendite anche a Torino (+8,7%), a Bologna (+5,7%), a Genova (+5,2%) e a Palermo (+2,4%). Diminuiscono leggermente a Milano, Napoli e Firenze. La situazione non è così rosea in provincia, dove il primo trimestre del 2011 vede un calo generale nelle compravendite, ad eccezione della provincia di Torino che per il secondo trimestre consecutivo registra un aumento del 3,8%  
(Finanza.com) Gli italiani comprano meno immobili, ma non smettono di cercare l'affare. Stando infatti agli ultimi dati Istat, nei primi tre mesi del 2010 le unità immobiliari effettivamente comprate e vendute sono state circa 818 mila, lo 0,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre nel quarto trimestre 2010 la diminuzione annua ha raggiunto addirittura il 3,3%. La situazione è confermata dalla percentuale di mutui accesi nel primo trimestre 2010, anch'essi in diminuzione sia per quanto riguarda quelli garantiti da ipoteca (-5,3%) sia per quelli non garantiti (-6%).Nonostante il calo nel volume delle transazioni, però, uno studio del portale immobiliare Casa.it evidenzia come la domanda di immobili in Italia non sia affatto diminuita. Anzi, nel 2011 le richieste di acquisto sono cresciute del 24% rispetto al 2010. " In base alle richieste pervenute al nostro portale possiamo affermare che, rispetto al 2010, il 2011 è iniziato con un incremento nella domanda di acquisto di immobili," commenta Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it." Si registra quindi un'incongruenza tra l'effettivo transato e la richiesta di acquisto, dovuto principalmente a un mancato allineamento dei prezzi di offerta rispetto alla disponibilità reali di spesa degli italiani". La transazione, infatti, si conclude solo quando il proprietario abbassa il costo dell'immobile messo in vendita fino ad incontrare la disponibilità a pagare dell'acquirente, cosa che non sempre succede.
Analizzando la situazione italiana per area geografica, lo studio di Case.it mostra come il dato negativo si concentri soprattutto sulle isole (-15%), contro il picco del +35% delle aree nord occidentali. Bene anche il centro Italia, con un +25%, mentre a seguire si collocano il nord est (+17%) e il meridione (+12%).

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